19 Febbraio 2013
Contenuti di qualità: 3 domande al Tagliaerbe
In rete scarseggiano i contenuti di qualità.
Un po’ per l’ossessione di apparire e un po’ per la mancanza di umiltà, trovare un contenuto realmente interessante, approfondito e ben argomentato è sempre più difficile. L’ansia da “traffico sul sito” ci sta portando a scrivere senza pensare al lettore, ai lettori, agli utenti e, oserei dire, alle generazioni future.
Ne ha parlato il Tagliaerbe in due occasioni: la prima, in un post sulla Deriva dei contenuti e la seconda in un articolo sui Contenuti di qualità secondo Google. L’interesse per l’argomento e la paura dell’estinzione di contenuti di valore, mi ha portato a pormi alcune domande che ho a mia volta posto direttamente a Davide Pozzi aka Tagliaerbe.
1- Allo stato attuale del web, è più facile trovare chi crea, cura e condivide contenuti per i motori di ricerca o per i lettori?
Credo che più o meno tutti esercitino l’arte del compromesso: producono contenuti ben sapendo che senza i motori di ricerca non si campa (solitamente, circa i 3/4 delle visite di un sito web editoriale arrivano da Google), ma cercano anche di fidelizzare l’utente e far crescere il proprio brand (cosa impossibile se non scrivi e non “ti poni” in un certo modo).
2- Qual è lo scopo principale dei contenuti proposti in rete?
Probabilmente far soldi, ovvero monetizzare i contenuti stessi (o comunque promuovere un prodotto o un servizio grazie al contenuto). C’è chi dice di scrivere per il piacere di farlo, o per il piacere di condividere la conoscenza, o per il piacere del confronto con gli altri, ma credo che la maggior parte delle persone che producono contenuti – non solo testuali – per la Rete hanno un fine meramente economico.
3- Secondo te, e non secondo Google, come dovrebbe essere un contenuto “di qualità” e a cosa -e a chi- dovrebbe tornare utile?
Un contenuto di qualità è una cosa in grado di cambiare in meglio la vita di chi ne fruisce. E il suo valore – che può essere anche economico, ovviamente – è tanto più grande quanto più è in grado di arricchirmi, di portarmi ad un “livello superiore” rispetto a quello in cui mi trovo ora.
Se, come me, pensi che i lettori meritino più “rispetto” e ritieni che la rete non debba diventare una discarica, scrivi su Twitter @camillacan e segui l’hashtag #contenutidiqualità.
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